11 giu 2009

Essere un santo, o un carnefice

Si ritorna alle canzoncine. Anzi, La Canzoncina. In effetti, non so perchè non l'abbia postata prima; questa canzone trasuda LilloArzillo, lo esprime compiutamente con ogni sua sillaba. Comunque, la trovate QUI.
Ora torno da dove sono venuto, indeciso se essere un santo o un carnefice. Ma forse sono solo un pazzo...

VIVOSUNAMELA

Ho sempre rifiutato, io, di essere compreso,
perchè essere compreso vuol dire prostituirsi,
preferisco essere preso, io, molto seriamente,
per quello che non sono, io, ignorato umanamente.
Oggi un uomo vero in questo tempo non può più accettare,
la necessità fatale della guerra nazionale.
Oggi un uomo puro in questo impero non può più accettare,
insegnamenti di morale.
O sei un santo o un carnefice.
Io sono un pazzo, VIVOSUNAMELA,
guardo la gente ubriacarsi con me,
sono un pazzo, VIVOSUNAMELA,
guardo la gente bere e ubriacarsi di me.
Ho sempre rimandato, io, le me immense mie scadenze,
perchè essere puntuali, io, vuol dire esser fiscali,
e se programmi la tua vita tu non ti accorgi ch'è già noia,
la tua vita programmata e vorrai farla finita.
Oggi un uomo vero in questo tempo non può più legarsi,
a questo mondo materiale e poi sentirsi originale.
Oggi un uomo puro in questo impero non può più fallire,
deve vivere agli estremi.
O sei un santo o un carnefice.
Io sono un pazzo, VIVOSUNAMELA,
guardo la gente ubriacarsi con me,
sono un pazzo, VIVOSUNAMELA,
guardo la gente bere e ubriacarsi di me.
Oggi un uomo vero in questo tempo non può più legarsi,
a questo mondo materiale e poi sentirsi originale.
Oggi un uomo puro in questo impero non può più fallire,
deve vivere agli estremi.
Io, sono un pazzo, VIVOSUNAMELA,
guardo la gente ubriacarsi con me,
sono un pazzo, VIVOSUNAMELA,
guardo la gente bere e ubriacarsi di me.
Perchè io sono un pazzo.



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