12 dic 2010

Un viaggio da Duri e Puri - Giorni Cinque e Sei



05/08/2009
GIORNO CINQUE

CAMBRILS - VALENCIA - EL SALER


Oggi Valencia. Sono qui, a scrivere sotto la luce fioca di un lavatoio, mentre il Cunctator dorme e altri giovani italiani ascoltano musica disco. Come cazzo è? Sono forse io ad essere vecchio? No. Sono loro che sono giovani male.
Oggi Valencia, si diceva... Città bellissima, ancora una volta. E non importa se sono stanco e ho fame: questo è un viaggio per riempirsi gli occhi. Non sono ancora abbastanza vecchio per le vacanze in cui ci si riempie la pancia. Sicuramente arriverà prima o poi una vacanza da fare col braccialetto, quelle all inclusive. Da passare magari ubriaco sotto una palma ai tropici. Ebbene sì, voglio diventare l'incubo del barista del ClubMed in cui andrò. Non ora, ma prima o poi...
La città ha tutto ciò che un cittadino mediterraneo potrebbe desiderare: un centro storico curato, un bel mare, architettura moderna (con un intero polo museale concepito da Calatrava, l'architetto del Sidney Opera House).


Forse Valencia mi è piaciuta più di Barcellona, anche se sono dell'opinione che in una città bisognerebbe viverci prima di poter esprimere un giudizio vero. Però la Spagna mi piace, cazzo.
Abbiamo girato tutta la città a piedi durante il giorno, usando il nostro metodo ormai brevettato: si va verso il centro in moto, si trova l'ufficio di informazioni turistiche, si parcheggia la moto lì davanti, ci si fa rifornire di cartine della città gratis (dov'è indicata, oltre agli altri punti d'interesse, anche la posizione dell'ufficio turistico e quindi della moto), e non si va via finchè non si è visto tutto quello che c'era da vedere.
Logorante, ma appagante.


Dopo esserci accampati a El Saler, circa 9 Km fuori città, siamo tornati a Valencia per trascorrervi la serata. Ci siamo persi, fatti un paio di birre a 1 Euro in un bar abbattutissimo e poi di nuovo in  campeggio.
Oggi poi abbiamo battuto ogni record: una spesa da 3,42 Euro (in due, non a testa) per cena e colazione di domani. Graaaaaande!! E siamo abbastanza sazi da reggerci in piedi! 

06/08/2009
GIORNO SEI

EL SALER - CALPE - ALICANTE - SANTA POLA


Stasera sono contento. Diversi i motivi:

1. In sei giorni (dall'1 al 6 agosto, altissima stagione estiva dunque) io e il Cunctator abbiamo speso 100 Euro a testa. Per tutto: benzina, autostrada, cibo eccetera.

2. Stasera abbiamo cenato fuori (incluso nei 100 Euro a testa), una paella che ci voleva per fare un break dopo giorni di stenti (ma stenti veri, cazzo!)

3. Io e il Cunctator stiamo bene insieme, siamo compagni di viaggio perfetti. Viviamo una situazione che potrebbe generare tensioni continue, e invece mai uno screzio. Siamo sempre insieme, facciamo tutto insieme. Oggi ci siamo addirittura lavati vicendevolmente le mutande (ma è capitato, non lo abbiamo fatto apposta). Fin dove altro può spingersi un rapporto d'amicizia?

4. Ho questo taccuino, che insieme al Nikpod II mi aiuta a rasserenarmi ogni sera

5. Sto ascoltando il mio album preferito dei Fairport Convention

6. Do ragione al signor G, quando dice che "il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani", con una moto che (nel dubbio) possiedo.

Ed è prevalentemente per il motivo 6 che sono contento: scrivo sotto una luce fioca, a migliaia e migliaia di Km da casa, con il Cunctator che già dorme in tenda e la Zia Suzi parcheggiata che mi guarda benevola e amorevole. E domani via, verso un posto mai visto, verso l'ignoto. Già, mi sento bene.

Oggi siamo stati a Calpe, posto di mare tra Valencia e Alicante. Proprio bello, uno dei posti migliori della costa valenciana. Mentre facevamo il bagno, un gabbiamo in volo radente ha cacato in testa al Cunctator... Io da dietro ho visto tutta la scena, è stato bellissimo! 


Poi ci siamo spostati ad Alicante, dove al centro info turistiche ci siamo fatti indicare il camping verso sud più vicino. Ora siamo qui, in un paesino che neanche mi ricordo come si chiama (ma in cui abbiamo mangiato una paella spettacolare), pronti per smontare di nuovo il campo e fare rotta verso Almeria.


Ormai abbiamo preso il ritmo, dopo i primi 3 giorni veramente distruttivi. Certo, la fatica si sente ancora... E il fatto di non poter aggiungere nulla al carico (ma solo sostituire) ci induce costantemente a fare scelte sofferte del tipo: abbiamo due bottiglie d'acqua da due litri ciascuna; una ce la beviamo tutta adesso anche se non ci va, perchè altrimenti non sapremmo dove metterla.
Ma sticazzi, è un viaggio da duri e puri anche per questo...

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