Un viaggio da Duri e Puri


"Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. È incredibile quel cemento che sibila a dieci centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così sfuocato eppure così vicino che col piede puoi toccarlo quando vuoi – un'esperienza che non si allontana mai dalla coscienza immediata".

Era da un po' che volevo farlo, ed ora che l'Estate sta tornando la voglia è diventata irrefrenabile. Qualcuno una volta mi ha detto che il miglior modo di pianificare un viaggio è confrontarsi con chi lo ha già fatto. A me i racconti di viaggio hanno sempre affascinato, sin da quando ancora bambino divoravo i libri di Salgari. Ebbene, l'anno scorso ho fatto un viaggio in moto. Uno di quelli veri: tanta strada, polvere e fatica. Ho deciso quindi di unire l'utile al dilettevole, aggiungendo al piacere di raccontarlo l'essere d'aiuto a chi magari sta cercando di pianificare una vacanza itinerante nella Spagna del Sud.

Non farò tanta fatica per ricordare i dettagli: per tutti i 16 giorni in cui io e il Cunctator (il mio fido compagno di viaggio) siamo stati in giro mi ha fatto compagnia un Moleskine, che ho aggiornato regolarmente con dedizione. Magari prima o poi racconterò anche la storia di quel taccuino, vedremo... Fatto sta che quello che state per leggere non è il semplice resoconto della mia vacanza dell'anno scorso, sono le impressioni di un viaggio importante e faticoso raccolte in presa diretta. E' la mia "Latinoamericana".

Di seguito qualche informazione tecnica:

ITINERARIO


Abbiamo fatto la costa attraversando Italia, Francia e Spagna. Arrivati ad Almerìa (punto B) abbiamo virato verso l'entroterra visitando Granada, Cordoba e Siviglia. Da Siviglia siamo arrivati a Cadice, per poi riprendere l'autostrada costiera verso Tarifa, Gibilterra e Malaga. Lì siamo stati fermi quattro giorni per la feria che si tiene ogni anno a cavallo di Ferragosto, per poi ripartire verso Milano. In tutto, abbiamo fatto circa 5.500 Km in 16 giorni spendendo in totale circa 700 euro a testa (con molto spirito di adattamento).

EQUIPAGGIAMENTO

* moto - una Suzuki GSX-F 750 del 2000, un mezzo indistruttibile di nome Zia Suzi, equipaggiata con bauletto posteriore Kappa da 40 litri;
* una borsa serbatoio modulabile e trasformabile in zaino, di capienza 23 litri;
* due borse laterali morbide GIVI modello T-411, di capienza 30 litri cadauna;
* una tenda da trekking a 3 posti, dal peso e ingombro contenuti (al contrario del costo);
* un materasso gonfiabile matrimoniale;
* gonfiatore a soffietto;
* kit riparazione gomme tubeless (sconsiglio la schiuma, perchè non permette di ripristinare il pneumatico ma ne rende necessaria l'immediata sostituzione);
* una torcia a LED, comprata a Decathlon, con incorporato un caricatore a manovella per cellulari (stile macinino del caffè);
* una grossa sacca (tipo quelle da vela), per il trasporto durante i giri a piedi dell'abbigliamento tecnico;
* catene e lucchetti per assicurare le borse laterali alla moto quando veniva parcheggiata;
* abbigliamento tecnico (per ogni passeggero): giacca e pantaloni misto cordura-mash, guanti in pelle estivi, sottocasco in seta, stivali, casco, interfono (no bluetooth), sovrapantaloni da pioggia della Tucano Urbano;
* abbigliamento "civile" (per ogni passeggero): cinque magliette, un paio di jeans, due pantaloncini, due costumi da bagno, una felpa, un cappellino, 4 mutande, 4 paia di calze, 1 paio di ciabatte;
* una saponetta per il bucato, filo per stendere e mollette;
* un unico beauty per uso comune, tranne che per spazzolino da denti e rasoio;
* due teli mare in microfibra;
* attrezzi vari, tra cui chiave per candele, un set di chiavi inglesi, una pinza, un martello, corde elastiche e fascette autobloccanti a profusione.

Ecco la moto a pieno carico prima della partenza:


Qualche consiglio: cercate di bilanciare il peso delle due borse laterali, di mettere le cose più pesanti nella borsa serbatoio (per tenere basso il baricentro della moto) e di tenere nel bauletto gli oggetti di uso corrente (ad esempio vostri ricambi per la giornata, le ciabatte, i teli mare etc.)
Prima di partire per un viaggio del genere, provate a fare giri a medio raggio con la moto a pieno carico per abituarvi alla nuova distribuzione dei pesi e agli spazi di frenata dilatati.

Detto questo, ecco i report delle singole tappe (tutt'ora in aggiornamento):





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